BEATA CLELIA MERLONI

Il 10 marzo, noi Apostole del Sacro Cuore di Gesù ricordiamo con gioia la nascita della nostra Fondatrice Beata Clelia Merloni, qui a Forlì.

A soli tre anni Clelia rimase orfana. La nonna materna prese il posto della mamma sia per accudire Clelia che per continuare il servizio di cameriera presso la contessa Clelia Merenda la quale si era molto affezionata alla piccola.

Ella desiderava che continuasse a rimanere nella sua casa, ma dopo circa tre anni il padre si risposò e condusse con sé a San Remo figlia e suocera. Clelia anche se visse solo la fanciullezza a Forlì, si sentì sempre forlivese fino alla morte. Era legata ed amava la sua terra natale. Ha sempre vissuto e insegnato le belle doti e qualità ivi acquisite soprattutto la generosità, la lealtà e il perdono. Papa Francesco l’ha definita: “Eroica nel perdono”. Ella ha trasmesso alle sue figlie di religione e a tutte le persone che ha incontrato nella sua vita: il suo carisma: l’amore, la riparazione e la lode al Sacro Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori. Ha donato la sua vita e ha tanto pregato per la conversione dei peccatori ed in particolare del suo caro papà filantropo, ma massone e ha avuto la gioia di vederlo ritornare nella Chiesa convertito.

L’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, da Lei fondato a Viareggio nel 1894, svolge il suo apostolato al servizio della Chiesa in 15 nazioni: Italia, Brasile, Stati Uniti, Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Albania, Svizzera, Filippine, Mozambico, Benin, Haiti, Irlanda e Portogallo. Le Suore operano nella educazione, nell’assistenza sanitaria, nelle varie attività pastorali e missionarie per far conoscere l’amore del Cuore di Gesù e farLo amare. 

Evangelizzare con tenerezza e bontà era il segreto della beata Clelia. La bontà del suo cuore si è manifestata subito nelle sue prime esperienze educative con le bambine orfane, povere e le anziane sole e abbandonate. Clelia trovò per quelle creature tutte le delicatezze e gli accorgimenti di una madre. Per le più deboli era tenerissima; si privava lei del necessario.
C’è una espressione che trasmette molto bene la profondità della sua tenerezza: “Io vi abbraccio con cento cuori”.

Facciamo nostro uno dei tanti suggerimento della Beata Clelia: “Usate la carità col viso dolce e sereno, con l’aria affabile, con parole dolci e cordiali”.